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Etica e politica in Vittorio Tinelli

Lingua del popolo e non solo. Gli aneddoti raccolti e raccontanti ieri sera al Chiostro di San Domenico in occasione del centenario della nascita, vanno ben al di là della semplice rievocazione storica della figura di Vittorio Tinelli (1919-1991).

Ne è un esempio la poesia inedita datata 1985 dedicata al dottor Palazzi e letta da Carlo Vicenti. Al contempo attraverso il susseguirsi di testimonianze al tavolo dei relatori, moderati da Dino Tinelli in rappresentanza dell’associazione “Vittorio Tinelli parole e cose nuove”, emerge una figura di docente sempre attento alla sensibilità degli alunni e dedito a un ideale alto di democrazia. "Ricordo – afferma l’avv Nicola Putignano nella sua testimonianza – che per la prima volta eleggevamo il capoclasse a turno ogni giorno". Non da meno gli interventi dei dirigenti scolastici Rosa Roberto e Giuseppe D’Elia che si sono soffermati sulla capacità delle scuole di fare rete e di agevolare i rapporti con la società civile, per cui Tinelli con l’educazione e la trasmissione del saper fare, intendeva formare le classi future. “La casa nuova poggia sulla vecchia”, sarebbe una delle massime del docente.

Per Piero Liuzzi l’insegnamento più grande lasciato da Vittorio Tinelli si identifica nella “cultura materiale”, ovvero quel modo di associare alle nozioni teoriche le abilità pratiche. Per Liuzzi questo teorema è stato già espresso nel libro sui mestieri, in cui Tinelli aveva previsto il futuro, e da cui oggi i giovani possano prendere esempio. L’assessore Marta Jerovante ha espresso supporto da parte dell’amministrazione comunale al fine di valorizzare la figura di Vittorio Tinelli e non lasciare che la sua opera finisca nel dimenticatoio.

Infine le studentesse delle classi terze del liceo delle scienze umane “L. Da Vinci” hanno recitato alcune delle poesie del maestro nocese preludendo all’intervento del prof Raffaele Pellegrino che ha relazionato sull’evoluzione del dialetto in Italia e del suo inserimento nella didattica italiana tra ‘800 e ‘900, sino all’ultima proposta parlamentare giunta nel 2009.          

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